Nel settantesimo anniversario della costruzione dell’organo Mascioni è naturale che tutti i concerti del XXIII Festival di Musica Sacra istituito nella nostra Basilica di San Gaudenzio sia focalizzato sulla valorizzazione dello strumento che è “princeps” in ogni chiesa fin dall’introduzione di accompagnamento musicale al canto vocale nella liturgia romana.Tanto più che il Festival si colloca nell’anno giubilare gaudenziano per sottolineare il quale già c’è stato come preliminare del Festival un concerto straordinario in luglio preceduto, in occasione dell’apertura dello Scurolo il 20 gennaio, da un breve “assaggio” organistico in ricordo del primo concerto del 1948. Questo legame tra l’organo Mascioni e la Basilica in cui e per cui è stato voluto e costruito vorrei permanesse ancora a lungo, nonostante le scarse risorse economiche di una crisi interminabile non consentano voli pindarici ai desideri.I concerti di musica sacra, ovviamente, intendono richiamare i cultori della musica anche per un gusto estetico a cui non è necessariamente dovuta una fede conclamata e praticata. Ma è altrettanto evidente che se “l’arte è a Dio nepote” come diceva il nostro massimo vate Dante Alighieri (e la musica è arte!), la sensibilità religiosa e l’afflato liturgico inseriscono quella “marcia in più” o, per stare alla musica organistica, quel “registro in più” che fa diventare l’ascolto gusto spirituale e il gusto spirituale preghiera.Questo connubio, dunque, trovi riscontro negli uditori che diventano, tutti, in qualche modo oranti e anche quest’anno la proposta trovi ottimo riscontro di partecipazione, consolidando una presenza sempre incoraggiante negli anni passati fino anche ad afflussi inconsueti anche nel vasto panorama cittadino, pur ricco di molte proposte.Un ringraziamento speciale è sempre dovuto all’associazione “i Gaudenziani” che il Festival lo ha inventato, l’ha fatto crescere, l’ha consolidato e lo custodisce con amore, coltivandolo con passione e persino offrendolo gratuitamente alle persone che al godimento artistico e religioso non associano risorse economiche pari al loro desiderio, destinato a restare tarpato sconsolatamente: “non di solo pane vive l’uomo” – diceva Gesù – ma anche di musica sacra – diciamo noi – soprattutto quando diventa preghiera.
don Natale Allegra
Parroco
Prevosto del Capitolo
di San Gaudenzio
Sono lieto di presentare la XXIII stagione musicale gaudenziana de “in concerto sotto la cupola” che intende celebrare il settantesimo anniversario della costruzione dell’organo Mascioni: la sostituzione dell’organo principale, voluta e promossa dal Canonici di San Gaudenzio già durante la seconda guerra mondiale soprattutto per la tenacissima volontà di Mons. Pietro Sganzetta, fu affidata alla straordinaria abilità di Vincenzo Mascioni anche per la fattiva collaborazione dell’indimenticato Comm. Pietro Stella. I disastri del secondo conflitto mondiale fecero ritardare la collocazione del nuovo strumento fio al 1948, ma il risultato superò ogni aspettativa. Dopo settant’anni di ininterrotto funzionamento, le emozioni che questo eccellente strumento ha regalato e regalerà sono un filo che lega generazioni di novaresi ai migliori interpreti internazionali, dall’entusiasmo della ricostruzione postbellica alla solennità del giubileo gaudenziano in corso. I concerti iniziano domenica 30 settembre e terminano domenica 11 novembre e comprendono una serie di scelte musicali e di interpreti di livello e fama internazionali. Molto particolari e ricercate sono le combinazioni di organo a 4 mani del “The nordic organduo” e del duo organo – pianoforte del concerto conclusivo con la partecipazione del giovane e bravo organista Tommaso Mazzoletti, prestato alla Svizzera ma “gloria” nostrana, e della pianista Gaia Caporiccio. La lunga storia del festival di musica sacra “in concerto sotto la cupola” non sarebbe stata possibile senza la presenza di un pubblico, fedele, appassionato ed entusiasta che ci ha motivato a continuare, anno dopo anno, e che è riconosciuto ed apprezzato da tutti gli interpreti che hanno partecipato alla manifestazione. Un cordiale ringraziamento ed un caldo benvenuto dunque a chi ci segue da tanto, a chi ci segue da poco o per la prima volta prova l’esperienza della musica organistica in basilica! Un particolare sentimento di gratitudine ci lega ai generosi mecenati che hanno assicurato il supporto al festival: tra gli altri la Fondazione CARIPLO, la Ditta Oldani Pianoforti e la Fondazione “Live-Piemonte dal Vivo”, oltre a tutti coloro che hanno donato all’Associazione. La storia del Festival è anche storia di prezioso volontariato e collaborazione con altre realtà del territorio (Sonata Organi, Cantus Firmus ecc.) che testimonia amore per una esperienza di arte e fede: grazie. A tutti l’augurio di lasciarsi stupire dalla bellezza della musica (e il suggerimento di abbondare con il “passaparola”…)
Alessio Molinaro
Direttore Artistico
CONCERTO STRAORDINARIO
IN OCCASIONE DELL’ANNO GIUBILARE GAUDENZIANO (418 – 2018)
Domenica 1 luglio - ore 17 Recital per Ottoni ed Organo
trio di trombe "Novarien Cuivres"
organo: Manuel Signorelli
CONCERTI PER IL SETTANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA COSTRUZIONE
DELL’ORGANO «VINCENZO MASCIONI» (1948 – 2018)
Domenica 30 settembre - ore 17 Recital per organo
Fabio Macera
Domenica 7 ottobre - ore 17 Recital per Organo a quattro mani
"The Nordic Organduo"
JeeYoung Park, Abram Bezuijen (Norvegia)
Domenica 14 ottobre - ore 17 Recital per organo
Marco Lo Muscio (Italia)
Domenica 21 ottobre - ore 17 Recital per organo
Stanislav Šurin (Slovacchia)
Domenica 28 ottobre - ore 17 Recital per organo
Davide Pinna (Italia)
Domenica 11 novembre - ore 17 Recital per organo e pianoforte
pianoforte: Gaia F. Caporiccio (Svizzera)
organo: Tommaso M. Mazzoletti (Svizzera)